Il muro di separazione tra Stati Uniti e Messico

La barriera di separazione tra Messico e Stati Uniti

La barriera di separazione tra Stati Uniti d’America e Messico, nota anche come muro messicano o muro di Tijuana, è una serie di barriere verticali di sicurezza disposte lungo il confine tra Messico e Stati Uniti e destinate a ridurre l’immigrazione illegale dal Messico verso gli Stati Uniti.

La barriera non è una struttura continua ma una serie di ostruzioni classificate come “recinzioni” o “muri”, alte tra i 5 e gli 8 metri. Nel maggio 2011, il DHS (United States Department of Homeland Security – Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America) ha dichiarato che le barriere coprono 1/3 della lunghezza totale del confine nazionale.

La sicurezza è fornita anche da una “recinzione virtuale” di sensori, telecamere e altre attrezzature di sorveglianza utilizzate per inviare gli agenti della United States Border Patrol sul posto, in caso di sospetti attraversamenti di migranti.

Il confine attraversa una varietà di terreni, tra cui aree urbane e deserti, ma causa anche problemi ambientali. La barriera si trova sia in zone urbane che in zone disabitate del confine, zone dove in passato è stata registrata la maggior concentrazione di attraversamenti illegali e traffico di droga. Queste aree urbane includono San Diego, in California, ed El Paso, in Texas.

Il 97% degli arresti si è verificato al confine sud-occidentale. Ma il numero totale di arresti è diminuito del 61% in 3 anni. La diminuzione degli arresti è il risultato di numerosi fattori, compresi i cambiamenti nelle condizioni economiche degli Stati Uniti e gli sforzi di applicazione della frontiera. Nonostante la barriera si trovi lungo il confine tra Messico e Stati Uniti, l’80% dei migranti arrestati sono in realtà non messicani.

A seguito alla costruzione della barriera, c’è stato un aumento significativo del numero di persone che cercano di attraversare il confine in aree che non hanno recinzioni, come il Deserto di Sonora o le Montagne di Baboquivari, in Arizona. Tuttavia, gli immigrati devono attraversare 80 km di terreno inospitale per raggiungere la prima strada, che si trova nella riserva indiana Tohono O’odham.

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